Gli spostamenti

SHINTAI

Il termine “shintai” si riferisce agli spostamenti nel Judo, quindi i modi di camminare. Esistono due principali modi di camminare: ayumi-ashi e tsugi-ashi. Apprendere a muoversi correttamente è fondamentale per mantenere l’equilibrio e praticare bene il Judo.

AYUMI-ASHI

Il modo di camminare ayumi-ashi somiglia al camminare usuale, con alcune differenze. Si parte dalla posizione di shizen-hon-tai, con i piedi distanziati quanto la larghezza delle spalle, mantenendo questa distanza durante il cammino per avere una base di appoggio più ampia. I piedi devono quasi strisciare, senza staccarsi molto dal suolo. Ayumi-ashi è usato per spostamenti in avanti o indietro, ma non per movimenti laterali, poiché incrociare le gambe non è consigliato. In entrambe le camminate, i piedi non devono essere troppo ravvicinati né troppo distanti tra loro; la giusta posizione è quella che si ha naturalmente.

TSUGI-ASHI

Il tsugi-ashi, detto anche “piede-scaccia-piede”, implica spostamenti più piccoli rispetto ad ayumi-ashi e viene utilizzato a breve distanza dall’avversario per fare piccoli aggiustamenti senza alterare la distribuzione del peso. In questa camminata, quando un piede si muove in avanti, indietro o diagonalmente, l’altro piede lo segue senza superarlo. Per esempio, per spostarsi in avanti da migi-shizen-tai, si allunga leggermente il piede destro e si riporta subito il sinistro nella posizione di partenza. La gamba arretrata non deve mai raggiungere o superare l’altra, mantenendo costante la base di appoggio e l’allineamento delle spalle. Tsugi-ashi può essere applicato a spostamenti avanti-indietro, laterali o in diagonale, ed è utilizzato in molte tecniche del nage-no-kata.

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TAI-SABAKI

Il tai-sabaki, componente fondamentale per la costruzione della tecnica, comprende tutti gli spostamenti circolari in cui si ruota il corpo per eseguire una tecnica o difendersi da un attacco. La rotazione può variare in ampiezza secondo le necessità, ma per fini didattici si considerano principalmente le rotazioni di 90° e 180°. La rotazione di 90° si esegue facendo perno sulla punta di un piede e ruotando di 90° in avanti o indietro. La rotazione di 180° può essere effettuata in due modi: il primo consiste nel fare perno su un piede e ruotare di 90°, quindi fare perno sull’altro piede e ruotare di altri 90°; questo è il metodo più comune. Il secondo metodo prevede di fare perno sullo stesso piede per l’intera rotazione di 180°; è più semplice ma richiede di mantenere l’equilibrio su un piede solo per un tempo più lungo, e viene quindi utilizzato meno frequentemente.